mercoledì 1 agosto 2007

Ahzab w Alwan


ENGLISH VERSION:

“I give you Saad Hariri but in return I want five stickers, among them two laminated silver emblems of political parties and at least another sticker of one of the current political leaders!” No worries, Lebanese political parties did not turn themselves into football teams and surely Lebanon is not going through the football market in this humid summer that comes before the presidential elections.

“The idea was inspired by the great passion for the Italian Panini stickers of the soccer players and, at the same time, by the will to find something to unify Lebanese people and make them think over about their history”, affirms Karim Taleq, engineer, twenty-two years old, freshly graduated at the American University of Beirut. “Together with other two friends, Maroun Nasser and Omar al Housseini, we have decided to found the Safina Group and jump into the market with this stickers collection that represents the most important Lebanese political parties and the historical political offices of the country since its foundation”. These young Lebanese entrepreneurs, between twenty-two and twenty-five years old, perfectly mirror the steady hope of the new Lebanese generations to succeed in changing something within the country, despite the corrupted and chaotic national politics.



“The knowledge of Lebanese history is the first goal behind the project”, says Karim Taleq, “with the major purpose to establish an educational game in order to make young people know the political candidates, to better understand their programs and easier the steady tense political situation”.

The title of the stickers collection is “Ahzab w Alwan”: Parties and Colors. Nowadays, colors in Lebanon are synonymous and intellectual property of the different political parties. Yellow belongs to Hezbollah, green to Amal, orange to Aoun and blue to Hariri,...

“Parties and Colors” is the first Lebanese stickers collection. The collection is an example of great human diplomacy, which is crucial if you like to deal with Lebanese history and its political background. “We have dedicated two pages of the collection to establish the selection criteria in order to avoid critics and gain some credibility within the Lebanese market”, says Karim Taleq. “The main problem in Lebanon is that there is no official national history book, therefore it is difficult to look at things objectively. Our goal is to face this challenge through the stickers collection and our inner dream is to unify under this umbrella project the young fellows of the Chuf, Dahiya, Achrafie and of all Lebanon”.



Criticism can easily arise. People can question the choice made by the authors, particularly within the same political parties. For instance, the sticker of Soubhi Toufaily appears in the page dedicated to Hezbollah. Toufaily, former general secretary of the party, is now enemy number one of the Party of God, but “without any doubt a personality that shaped Hezbollah and he is an important character of the party history; it can help people not to easily forget the past”. Amnesia is one of the most favorite therapies suggested by Lebanon political leaders. Another example is Mostapha Shoumran. “Doctor Shoumran was not known on a national level, but within Amal is considered an hero”, says Karim Taleq. Controversially, he is included though he is not Lebanese but Iranian.

The young “educational-entrepreneurs” have new projects in the pipeline: first of all, a family game similar to Trivial Pursuit with questions on the Lebanese political, cultural and social history. “In the beginning we were thinking to create a game like Stratego with a Lebanese background, but it resulted a bit complicated to handle such issues, particularly in this delicate political moment...”. Maybe, yet it is not time for Risk-Lebanon.

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VERSIONE ITALIANA:

“Ti propongo un Saad Hariri in cambio di cinque doppioni, di cui due emblemi di partito laminati in argento e perlomeno un’altra figurina che raffiguri uno dei leader politici attuali!”
No, i partiti libanesi non si sono trasformati in squadre di calcio e di certo nel paese non c’è aria di calciomercato in questa umida estate che precede le elezioni presidenziali.



“L’idea è nata dalla grande passione per le figurine Panini dei calciatori ed allo stesso tempo dalla voglia di trovare qualcosa che possa accomunare tutti i libanesi e farli riflettere sulla loro storia”, dice Karim Taleq, ingegnere ventiduenne recentemente laureatosi all’Università Americana di Beirut. “Insieme ad altri due amici, Maroun Nasser e Omar al Husseini, abbiamo deciso di fondare il gruppo Safina e presentarci sul mercato con questa raccolta di figurine che rappresentano i principali partiti politici libanesi e le storiche cariche politiche del paese dalla sua fondazione”. Tra i ventidue ed i venticinque anni, questi giovani imprenditori libanesi, rispecchiano perfettamente la costante speranza delle nuove generazioni libanesi di riuscire a cambiare qualcosa nel paese dei cedri, nonostante il corrotto marasma politico nazionale.
Giovani provenienti da differenti campi, da differenti comunità, politicamente attivi, ma che, lasciando da parte le proprie divergenti affiliazioni politiche, hanno deciso di imbarcarsi nell’avventura di ideare un album di figurine che rappresenti i maggiori partiti libanesi e la loro storia.

“La conoscenza della storia libanese è il primo obiettivo che si propone questa raccolta” dice Karim Taleq “insieme al maggior obiettivo di instaurare un gioco educativo, in modo che i giovani e gli adulti, non solo i bambini, possano realmente conoscere i volti dei candidati politici ed allo stesso tempo racimolare maggiori informazioni su di loro ed alleviare, attraverso la conoscenza, la sempre tesa situazione politica e gli stereotipi sempre incombenti”.

Il nome dell’album è “Ahzab w Alwan”: Partiti e colori. I colori in Libano sono ormai diventati sinonimo e proprietà intellettuale dei partiti politici. I gialli di Hezbollah, i verdi di Amal, gli arancioni di Aoun, gli azzurri di Hariri,... Lo sa bene Fairuz, la cantante libanese per eccellenza, che per il suo concerto del novembre scorso si è presentata sul palco con un fiammante abito arancione, destando i sussurri del pubblico e le ironiche battute sulle sue preferenze politiche.



Al posto della mitica rovesciata di Carlo Parola, sulla copertina dei pacchetti di figurine sono raffigurati i volti dei leader politici. Nella copertina dell’album invece è riprodotto il famoso “tavolo del dialogo”, lo stesso che ha riunito l’anno passato e per numerose sessioni i leader libanesi, nel tentativo di raggiungere un accordo sulla critica situazione politica.

“Partiti e Colori” è la prima raccolta di figurine libanesi. L’album è un esempio di grande diplomazia umana, necessaria nell’affrontare un tema così scottante come la storia del Libano e dei suoi partiti politici. “Abbiamo dedicato due pagine alle spiegazioni per non incorrere in critiche e godere di una certa credibilità nello scenario libanese”, afferma Karim Taleq. “Il grande problema del Libano è che non c’è un libro di storia unificato e quindi è difficile vedere le cose obiettivamente. Con l’album ci proponiamo di affrontare questa questione e sogniamo di unire sotto questo progetto i bambini dello Chuf, di Dahiya, di Achrafie, e di tutto il Libano”.
Critiche che in ogni modo si possono facilmente innescare, dovuto ad alcune scelte degli autori, in linea con criteri storici, ma che molti possono trovare discutibili, soprattutto all’interno degli stessi partiti. Come nel caso della foto di Soubhi Toufaily tra le file di Hezbollah, ex-segretario generale del partito, ora nemico numero uno del partito di Dio, ma “senza dubbio una personalità che ha plasmato Hezbollah, ed è parte della sua storia, e quindi può aiutare le persone a non dimenticarlo”. L’amnesia è una delle terapie maggiormente consigliate dai leader politici libanesi. Un altro caso è quello di Mostapha Shoumran, “che nessuno conosce a livello nazionale, ma che è venerato tra le file di Amal”, afferma Karim Taleq. Il lato controverso della storia è dato dal fatto che il “Dottor Shoumran” non è libanese, ma iraniano..



L’album è stato distribuito in tutto il Libano e la prima inchiesta di mercato ne ha rivelato le zone di maggior popolarità. Le aree con basso feedback si sono rivelate invece quelle “dove è più forte la presenza di certi leader, e dove è ancora considerato tabù prendere in considerazione gli altri partiti politici”. Diplomaticamente Karim Taleq esime dal nominarli e si limita ad affermare che le zone dove l’album ha riscontrato più successo sono state il Metn, Beirut e la zona di Zghorta, nel nord del paese, e feudo della famiglia Frangié.

Intanto i progetti per il futuro non mancano, e qualcosa bolle già in pentola: un gioco di società simile a Trivial Pursuit, con domande sulla storia politica, culturale e sociale del Libano. “In un primo momento avevamo pensato di presentare un gioco da tavola come Stratego in chiave libanese, ma è un po’ complicato affrontare questi temi, soprattutto in questo delicato momento politico...”. Ancora non sembra il momento giusto per Risiko Libano.

Published on www.arabicareport.com

Ahzab w Alwan



ENGLISH VERSION:

“I give you Saad Hariri but in return I want five stickers, among them two laminated silver emblems of political parties and at least another sticker of one of the current political leaders!” No worries, Lebanese political parties did not turn themselves into football teams and surely Lebanon is not going through the football market in this humid summer that comes before the presidential elections.

“The idea was inspired by the great passion for the Italian Panini stickers of the soccer players and, at the same time, by the will to find something to unify Lebanese people and make them think over about their history”, affirms Karim Taleq, engineer, twenty-two years old, freshly graduated at the American University of Beirut. “Together with other two friends, Maroun Nasser and Omar al Housseini, we have decided to found the Safina Group and jump into the market with this stickers collection that represents the most important Lebanese political parties and the historical political offices of the country since its foundation”. These young Lebanese entrepreneurs, between twenty-two and twenty-five years old, perfectly mirror the steady hope of the new Lebanese generations to succeed in changing something within the country, despite the corrupted and chaotic national politics.

“The knowledge of Lebanese history is the first goal behind the project”, says Karim Taleq, “with the major purpose to establish an educational game in order to make young people know the political candidates, to better understand their programs and easier the steady tense political situation”.

The title of the stickers collection is “Ahzab w Alwan”: Parties and Colors. Nowadays, colors in Lebanon are synonymous and intellectual property of the different political parties. Yellow belongs to Hezbollah, green to Amal, orange to Aoun and blue to Hariri,...

“Parties and Colors” is the first Lebanese stickers collection. The collection is an example of great human diplomacy, which is crucial if you like to deal with Lebanese history and its political background. “We have dedicated two pages of the collection to establish the selection criteria in order to avoid critics and gain some credibility within the Lebanese market”, says Karim Taleq. “The main problem in Lebanon is that there is no official national history book, therefore it is difficult to look at things objectively. Our goal is to face this challenge through the stickers collection and our inner dream is to unify under this umbrella project the young fellows of the Chuf, Dahiya, Achrafie and of all Lebanon”.

Criticism can easily arise. People can question the choice made by the authors, particularly within the same political parties. For instance, the sticker of Soubhi Toufaily appears in the page dedicated to Hezbollah. Toufaily, former general secretary of the party, is now enemy number one of the Party of God, but “without any doubt a personality that shaped Hezbollah and he is an important character of the party history; it can help people not to easily forget the past”. Amnesia is one of the most favorite therapies suggested by Lebanon political leaders. Another example is Mostapha Shoumran. “Doctor Shoumran was not known on a national level, but within Amal is considered an hero”, says Karim Taleq. Controversially, he is included though he is not Lebanese but Iranian.

The young “educational-entrepreneurs” have new projects in the pipeline: first of all, a family game similar to Trivial Pursuit with questions on the Lebanese political, cultural and social history. “In the beginning we were thinking to create a game like Stratego with a Lebanese background, but it resulted a bit complicated to handle such issues, particularly in this delicate political moment...”. Maybe, yet it is not time for Risk-Lebanon.

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VERSIONE ITALIANA:

“Ti propongo un Saad Hariri in cambio di cinque doppioni, di cui due emblemi di partito laminati in argento e perlomeno un’altra figurina che raffiguri uno dei leader politici attuali!”
No, i partiti libanesi non si sono trasformati in squadre di calcio e di certo nel paese non c’è aria di calciomercato in questa umida estate che precede le elezioni presidenziali.

“L’idea è nata dalla grande passione per le figurine Panini dei calciatori ed allo stesso tempo dalla voglia di trovare qualcosa che possa accomunare tutti i libanesi e farli riflettere sulla loro storia”, dice Karim Taleq, ingegnere ventiduenne recentemente laureatosi all’Università Americana di Beirut. “Insieme ad altri due amici, Maroun Nasser e Omar al Husseini, abbiamo deciso di fondare il gruppo Safina e presentarci sul mercato con questa raccolta di figurine che rappresentano i principali partiti politici libanesi e le storiche cariche politiche del paese dalla sua fondazione”. Tra i ventidue ed i venticinque anni, questi giovani imprenditori libanesi, rispecchiano perfettamente la costante speranza delle nuove generazioni libanesi di riuscire a cambiare qualcosa nel paese dei cedri, nonostante il corrotto marasma politico nazionale.
Giovani provenienti da differenti campi, da differenti comunità, politicamente attivi, ma che, lasciando da parte le proprie divergenti affiliazioni politiche, hanno deciso di imbarcarsi nell’avventura di ideare un album di figurine che rappresenti i maggiori partiti libanesi e la loro storia.

“La conoscenza della storia libanese è il primo obiettivo che si propone questa raccolta” dice Karim Taleq “insieme al maggior obiettivo di instaurare un gioco educativo, in modo che i giovani e gli adulti, non solo i bambini, possano realmente conoscere i volti dei candidati politici ed allo stesso tempo racimolare maggiori informazioni su di loro ed alleviare, attraverso la conoscenza, la sempre tesa situazione politica e gli stereotipi sempre incombenti”.

Il nome dell’album è “Ahzab w Alwan”: Partiti e colori. I colori in Libano sono ormai diventati sinonimo e proprietà intellettuale dei partiti politici. I gialli di Hezbollah, i verdi di Amal, gli arancioni di Aoun, gli azzurri di Hariri,... Lo sa bene Fairuz, la cantante libanese per eccellenza, che per il suo concerto del novembre scorso si è presentata sul palco con un fiammante abito arancione, destando i sussurri del pubblico e le ironiche battute sulle sue preferenze politiche.

Al posto della mitica rovesciata di Carlo Parola, sulla copertina dei pacchetti di figurine sono raffigurati i volti dei leader politici. Nella copertina dell’album invece è riprodotto il famoso “tavolo del dialogo”, lo stesso che ha riunito l’anno passato e per numerose sessioni i leader libanesi, nel tentativo di raggiungere un accordo sulla critica situazione politica.

“Partiti e Colori” è la prima raccolta di figurine libanesi. L’album è un esempio di grande diplomazia umana, necessaria nell’affrontare un tema così scottante come la storia del Libano e dei suoi partiti politici. “Abbiamo dedicato due pagine alle spiegazioni per non incorrere in critiche e godere di una certa credibilità nello scenario libanese”, afferma Karim Taleq. “Il grande problema del Libano è che non c’è un libro di storia unificato e quindi è difficile vedere le cose obiettivamente. Con l’album ci proponiamo di affrontare questa questione e sogniamo di unire sotto questo progetto i bambini dello Chuf, di Dahiya, di Achrafie, e di tutto il Libano”.
Critiche che in ogni modo si possono facilmente innescare, dovuto ad alcune scelte degli autori, in linea con criteri storici, ma che molti possono trovare discutibili, soprattutto all’interno degli stessi partiti. Come nel caso della foto di Soubhi Toufaily tra le file di Hezbollah, ex-segretario generale del partito, ora nemico numero uno del partito di Dio, ma “senza dubbio una personalità che ha plasmato Hezbollah, ed è parte della sua storia, e quindi può aiutare le persone a non dimenticarlo”. L’amnesia è una delle terapie maggiormente consigliate dai leader politici libanesi. Un altro caso è quello di Mostapha Shoumran, “che nessuno conosce a livello nazionale, ma che è venerato tra le file di Amal”, afferma Karim Taleq. Il lato controverso della storia è dato dal fatto che il “Dottor Shoumran” non è libanese, ma iraniano..

L’album è stato distribuito in tutto il Libano e la prima inchiesta di mercato ne ha rivelato le zone di maggior popolarità. Le aree con basso feedback si sono rivelate invece quelle “dove è più forte la presenza di certi leader, e dove è ancora considerato tabù prendere in considerazione gli altri partiti politici”. Diplomaticamente Karim Taleq esime dal nominarli e si limita ad affermare che le zone dove l’album ha riscontrato più successo sono state il Metn, Beirut e la zona di Zghorta, nel nord del paese, e feudo della famiglia Frangié.

Intanto i progetti per il futuro non mancano, e qualcosa bolle già in pentola: un gioco di società simile a Trivial Pursuit, con domande sulla storia politica, culturale e sociale del Libano. “In un primo momento avevamo pensato di presentare un gioco da tavola come Stratego in chiave libanese, ma è un po’ complicato affrontare questi temi, soprattutto in questo delicato momento politico...”. Ancora non sembra il momento giusto per Risiko Libano.